Sono 250 mila gli italiani stimati che soffrono di MICI, malattie infiammatorie croniche intestinali. Si tratta di patologie tipiche dell’età giovanile, perché, in generale, il picco di esordio è generalmente compreso nella fascia tra i 15 e i 30 anni. Caratterizzate nel loro decorso dall’alternarsi di fasi di riacutizzazione e remissione, con danno intestinale progressivo, si distinguono in due tipi principali: la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa. Il 20% di tali patologie esordisce addirittura in età pediatrica, provocando una condizione che spesso non permette di svolgere le normali attività quotidiane, nonché sintomi che si preferisce nascondere portando all’isolamento. Intanto però stanno arrivando nuovi farmaci per le MICI e altri ne arriveranno nei prossimi 3-5 anni, sia biologici sia piccole molecole, che offriranno più soluzioni per i pazienti. Ma se le speranze fossero disattese? Per saperne di più, a margine del Congresso IG-IBD, ha incontrato il professor Francesco Selvaggi dell’Università Federico II di Napoli.
